Addio a Gherardo Guidi, storico patron della Capannina di Forte dei Marmi. Scomparso a 83 anni, lascia un’eredità indelebile.
Questa mattina, 3 ottobre 2024, la Versilia si è svegliata con una notizia triste e inaspettata: Gherardo Guidi, patron storico della Capannina di Forte dei Marmi, è scomparso all’età di 83 anni.
Colpito da un malore nella sua villa, come riportato da La Nazione, non c’è stato nulla da fare nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi.
Chi era Gherardo Guidi e la storia della Capannina
Fondata nel 1929 da Achille Franceschi, la Capannina di Forte dei Marmi è diventata, sotto la direzione di Gherardo Guidi, uno dei locali più leggendari d’Europa.
Conosciuta per le sue serate glamour e per la presenza di ospiti illustri, la Capannina è molto più di una discoteca: è un pezzo di storia del costume italiano.
Dal 1977, anno in cui ha preso in mano la gestione della Capannina, Guidi ha visto passare nel suo locale personaggi del calibro di Mina, Gianni Morandi, Patty Pravo e Peppino di Capri, solo per citarne alcuni.
Star internazionali come Grace Jones e Gloria Gaynor hanno calcato il palco del locale, portando un tocco di fama mondiale alla piccola località versiliana.
Grazie alla sua visione imprenditoriale e alla capacità di anticipare le tendenze, Guidi ha fatto della Capannina il secondo locale più longevo al mondo, il primo in Europa.
Il suo legame con il mondo dello spettacolo
Nato a Castelfranco di Sotto (Pisa) nel 1941, ha iniziato la sua carriera nel mondo dell’intrattenimento aprendo, negli anni ’60, il suo primo locale, la “Sirenetta“. Dove ha ospitato artisti del calibro di Mike Bongiorno, Little Tony e Gino Paoli.
Fino ad arrivare alla Capannina e alla Bussola di Focette, altro simbolo della Versilia che ha acquisito negli anni ’80.
Oltre alla gestione dei suoi locali, Gherardo Guidi ha lasciato un segno indelebile nel mondo dello spettacolo.
Ha lanciato artisti del calibro di Ivana Spagna e Valeria Marini e ha contribuito alla carriera di volti noti della televisione italiana come Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello.
Ha anche prodotto trasmissioni televisive per la Rai e film di successo, espandendo la sua influenza ben oltre la scena locale.